PAUSA CAFFE'

Studi scientifici dell'Università del Massachussets dichiarano che la prima cosa di cui sente la mancanza un italiano all'estero è il ... caffè, quello vero, quello espresso!!Come dargli torto!! Trasferitami in Francia, dopo solo una settimana di brodaglie scure avevo tutti i sentori tipici dall'assenza caffeina : spossatezza, difficoltà di concentrazione, ritmo intestinale rallentato.Decisa a risolvere la situazione mi sono fatta portare dall'Italia una fantastica caffettiera o meglio detta, moka.





Sono stata ore a guardarla; così sinuosa, avvitabile, funzionale.Poco dopo mentre sorseggiavo con volto stracolmo di gioia un caffè, il pensiero è volato a quel simpatico Omino coi baffi nato dalla matita di Paul Campani, l'Omino Bialetti. Perché quando pensi a una moka, pensi a Bialetti, pensi al genio italiano, al design che ha caratterizzato questo oggetto negli anni facendolo diventare un prodotto riconoscibile in tutto il mondo. Poi però ti chiedi anche da dove venga realmente quella moka, visto che lo storico stabilimento di Omegna, luogo dove Alfonso Bialetti fondò il gruppo omonimo nel 1919 ha chiuso i battenti due anni fa per spostare la produzione nell'Est Europa...e il caffè (già non zuccherato) ti pare più amaro.
L'azienda all'epoca, aprile 2010, spiegò in questo modo la decisione.
"Il perdurare della crisi congiunturale del marcato di riferimento e la crescita dei produttori dei Paesi low-cost, che hanno comportato un sensibile calo dei volumi del business delle caffettiere (-26% nell'ultimo biennio), hanno reso il modello produttivo utilizzato da Bialetti in passato per le caffettiere non più competitivo, né sostenibile, a causa dell'alta incidenza dei costi fissi e indiretti"

...e io posso anche far finta di crederci, ma poi mi domando ancora perché se il prezzo della manodopera all'estero è più basso, il costo della moka poi è sempre lo stesso se non più alto.
Rimango perplessa è quello che mi resta alla fine è solo un'interrogativo. 
Se sia più giusto difendere e continuare ad utilizzare la moka, con i suoi suoni, i suoi profumi le sue tradizioni  o se convertirmi alle cialde e al sorriso smaliante di George Clooney.

Bisogna anche considerare che la Nespresso sta portando avanti una bellissima campagna di riciclo del materiale alluminio e residui di caffè (fortunatamente ora anche in Italia).
Il tutto viene spiegato molto bene sito internet.

http://www1.nespresso.com/precom/recycling/it/nespresso_recyclage_IT_1024.swf
Partendo dai vantaggi derivanti dall'utilizzo di alluminio, si passa alla spiegazione del processo di raccolta, di separazione e di trasformazione e anche dello smaltimento del caffè.
L'alluminio riciclato è di qualità identica a quello di prima fusione, può essere dunque utilizzato per la creazione di nuovi prodotti in alluminio di qualità elevata come le stesse macchine di caffè Nespresso.

C'è poi chi riesce a dar sfogo alla propria voglia di creatività anche di fronte a delle cialde colorate...e nascono così: orecchini, collane, bracciali ...
Design del riciclo !!

E allora? moka o macchina del caffè?

DAL CARTONE NASCE COSA ...

E' un trend sempre più in voga quello del riutilizzo del cartone come materiale base per realizzare allestimenti, scenografie, arredi, gadget.

Questo materiale "povero" ne ha fatta di strada! tanto da approdare al Fuorisalone della Fiera del Mobile di Milano lo scorso aprile.

Dalla fusione di moda, 

design ed eco-sostenibilità 

e' nato un'originale progetto di reinterpretazione di alcuni oggetti cult dell'arredo contemporaneo il tutto firmato dallo studio A4ADESIGN
di Milano in collaborazione 

con Patrizia Pepe. http://www.a4adesign.it/

L'idea brillante se non che con forte etica ambientale si sta sempre più sviluppando lungo il nostro stivale, approdando anche a Napoli dove PAPERDESIGN, un gruppo di designer professionisti, ha fatto del materiale cartaceo post consumo e riciclato un vero e proprio materiale universale che spazia dalla progettazione di allestimenti, all'oggettistica, ai complementi di arredo.
Il loro lavoro si basa sulla filosofia delle tre E.
ECOLOGIA, ECONOMIA, ESTROSITA'.
Il tutto garantendo allo stesso tempo resistenza ed effetto.

fermalibri "Famiglia INO"

vaso "Illusione"

Nella sezione IndustrialDesign si possono trovare degli originali ed insoliti vasi "Illusione"
dell'Arch.Belfiore o i fantastici omini fermalibri
"famiglia INO"
dell'Arch.Stenti

All'interno di PAPERDESIGN troverete poi una sezione
HandMade con "gioielli" in cartone riciclato e carta giapponese dell'Arch.Cannava, arricchiti da stampe originali.
I risultati che si ottengono dalla fusione di questo materiale e creatività sono davvero sorprendenti!
Se la notizia vi incuriosisce potete seguire le loro creazioni e le ultime novità consultando il sito http://www.paperdesign.it
oppure sulla loro pagina fb _ Paperdesign.it

Questo è solo un assaggio...garantito...non rimarrete delusi!

NAPOLI 5/6 MAGGIO 2012 – MOSTRA DI OLTREMARE BIDONVILLE – FIERA DEL BARATTO E DELL’USATO – ARTIGIANATO, COLLEZIONISMO, ANTIQUARIATO, DI TUTTO UN PO’

Siamo partiti da Fano consapevoli che forse ci saremo trovati un po’ fuori luogo ma era talmente tanta la voglia di provare ad allestire uno stand, di vedere in diretta la reazione delle persone e degli altri artigiani/artisti e soprattutto la nostra reazione che non abbiamo resistito…e poi ovviamente Napoli in tutto il suo splendore e gli amici napoletani che qualcuno di noi ha ci hanno dato la spinta finale ed il coraggio di metterci alla prova. Il risultato è ottimo, le nostre emozioni sono state molto intense e piacevoli, i commenti delle persone che hanno visitato il nostro stand sono stati incoraggianti e ci hanno dato ancora più motivazione e carica, così come le osservazioni ed i commenti di chi, come noi, prova questa strada incerta ma piena di stimoli. Qualcuno ovviamente non ha capito la fatica ed il lavoro che c’è dietro ad ogni singolo oggetto che costruiamo ma la maggior parte si! quindi noi siamo molto soddisfatti.

Ci siamo divertiti tantissimo oltre che stancati e siamo stati molto orgogliosi del nostro lavoro ma, la cosa più piacevole, è stata la conoscenza di alcune persone speciali, in particolare le tre architette artefici dei gioielli costruiti con materiale di riciclo/riuso/scarto più belli ed eleganti che abbiamo mai visto, PAPERDESIGN CARDBORDFUTNITURE, FERRO E LIMATURA E LA PEZZA A COLORI sono i nomi delle loro pagine di Facebook dove potrete trovare anche le immagini delle loro creazioni, vi assicuriamo che i loro gioielli dal vivo sono ancora più belli.

E poi c’è Angela per “belgioso.it/vintage”, Roberto e la sua ragazza di “Nel Paese delle Meraviglie”, Flavio il ragazzo che organizza eventi, il Signor Cosimo De Luca della “Tappezzeria e Tendaggi Cosimo De Luca” di Caserta che ci ha regalato una marea di scampoli di stoffa e tanti altri di cui purtroppo non ricordiamo il nome ma che sono stati altrettanto gentili e disponibili (da loro ci faremo perdonare).

Infine, come un buonissimo dolce dopo una meravigliosa cena, il direttore artistico di AKNEOS GALLERY che ci ha chiesto di lasciargli alcuni dei nostri pezzi da esporre nella sua galleria per un evento che promuove architetti, designer e artigiani italiani nel mondo che si terrà dal 17 al 26 maggio nella sua galleria a Palazzo Monte Manso di Scala… CHE SI PUO’ VOLERE DI PIU’?

Torniamo presto, sicuramente entro il 26 a riprendere i nostri pezzi intanto, una grazie gigantesco a tutte le persone citate per la splendida compagnia, un grazie a tutta Napoli per la sua gentilezza e il suo calore e un GRAZIE INFINITO a Cesare che ci ha ospitati sia nella sua casa che nel suo cuore, a Oscar che ci ha fatto morire dalle risate e ai loro amici Gaetano e Salvatore.

OBBIETTIVI

l’ARCHINTUTTO s.n.c. nasce nei primi mesi del 2012 e si prefigge di proporre attraverso un sito di e-commerce (www.archintutto.it o www.archintutto.com - attualmente ancora in costruzione) due diverse tipologie di prodotti entrambi con uno standard qualitativo elevato: la prima, più ambiziosa economicamente, che riguarda la realizzazione di pezzi unici di design artigianale italiano e che punta ad un commercio con l’estero, la seconda, più ambiziosa moralmente, che mira, attraverso la trasformazione di mobili ed oggetti “della nonna”, alla soddisfazione del gusto estetico di ogni singola persona, anche la più umile, senza che sia costretta, come troppe volte succede, a rivolgersi alle grosse catene di arredamento che rendono le nostre case tutte simili e che comunque non offrono la possibilità di una personalizzazione per limite di colori e forma.

“NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA”( Antonie-Laurent de Lavoisier)…per cui, non buttate via niente e se vi stancate di quello che avete pensate che senza buttarlo via e ricomprarlo, con noi può diventare una cosa completamente diversa.

APPENDIALBITI

Ero un albero tantissimi anni fa, cresciuto in un bosco in alt'Italia dove spesso nevicava e il freddo faceva correre i brividi dalle radici fino la punta dei rami più alti.

Mi piaceva stare li ma con il passare degli anni non riuscivo più a sopportare il freddo e tanto meno il peso della neve sui miei rami.

Un giorno vidi arrivare una squadra di uomini con seghe e asce, in quel momento i brividi di freddo si mischiarono con quelli della paura e in meno di un ora ero a pezzi pronto per essere caricato e portato chissà dove.

Poi un giorno sentii un peso enorme sulle spalle mi mandarono a fare un lungo viaggio in un grosso camion insieme a tanti altri uguali a me che si lamentavano di continuo del peso che erano costretti a sopportare.

Ero un bancale e il mio lavoro era sopportare pesi enormi e lunghi viaggi, o almeno è quello che pensavo, perché un giorno capitai nelle Marche, a Fano per essere precisi, ricordo bene che quel giorno ero estremamente carico e così non riuscii a sopportare il peso e un uomo alto e robusto lamentandosi mi tirò con rabbia in un angolo.

Il giorno seguente mi sveglia in un laboratorio dove ascoltando buona musica quattro individui mi fecero tornare nuovo, mi sentivo diverso e non capivo ma riuscii sbirciando in giro a vedere il mio riflesso in una vetrina e con mia grande sorpresa vidi che ero tornato un albero, sicuramente diverso da come ero ma niente male, però mentre io mi ripetevo " sono di nuovo un albero " loro continuavano a dire che ero un appendi abiti facendo grandi progetti sul mio futuro.

Non sono sicuro ma secondo me se 1 + 1 fa 2 adesso sono un APPENDI ALBITI.

VALITAVOLINO

CIAO FINO A POCO TEMPO FA’ IO ERO UNA VALIGIA, FUI VENDUTA NEGLI ANNI 20 IN ITALIA, MI COMPRO’ UNA RAGAZZA MOLTO BELLA, SI CHIAMAVA ELEONORA.
MI PORTO’ NEL SUO APPARTAMENTO, ERA PIENO DI SCATOLE E SCATOLONI, PROBABILMENTE SI ERA APPENA TRASFERITA, ERA UNA STUDENTESSA.
LE COSE TRA NOI NON ANDARONO TANTO BENE, ERA, COME HO DETTO PRIMA UNA BELLISSIMA RAGAZZA, MA ERA VIZIATA, CIVETTA INSOMMA INSOPPORTABILE.
MENTRE ERO IN NEGOZIO GIA’ NON ERO FELICE PERCHE’ NON SAREI VOLUTO NASCERE VALIGIA, UN UOMO UN PO’ MISOGENO CON UN NOME FEMMINILE POI, MA MI CONSOLAVO UN PO’ PENSANDO CHE AVREI GIRATO IL MONDO INVECE?…INVECE MI SONO RITROVATO IN UNA CASA TUTTA ROSA ABITATA DA 5 CINQUE STUDENTESSE UNA PEGGIO DELL’ALTRA, VIAGGIAVO SOLO IN TRENO OGNI WEEK END DA BOLOGNA A SAN BENEDETTO DEL TRONTO E VICEVERSA.
IN PIU’ VENIVO SBATTUTO DA TUTTE LE PARTI, ERO SEMPRE SPORCO E PIENO DI COSE ROSA PROFUMATE ALLA VANIGLIA, IO CHE MI SONO SEMPRE CONSIDERATO UN OGGETTO ELEGANTE E FEDELE AI COLORI SCURI, IO CHE ODIO I PROFUMI DOLCI. CHE TRISTE DESTINO IL MIO.
TUTTO QUESTO DURO’ 8 LUNGHI ANNI, ERA UN PO’ COCCIUTA LA STUDENTESSA, E POI FINE DELL’UNIVERSITA’, FINE DEI MIEI CONTATTI CON I PORTAPACCHI DEI TRENI.
ELEONORA MI PORTO’ A CASA DEI SUOI GENITORI E RIMASI APPOGGIATO SOPRA L’ARMADIO PER MOLTO MOLTO TEMPO. PENSAI :”SARA’ LA FINE PER ME, IMPAZZIRO’”INVECE LA SUA FAMIGLIA NON ERA POI COSI’ MALE E QUELLO STARMENE AL CALDUCCIO AD OSSERVARE TUTTI DALL’ALTO INIZIO’ A PIACERMI.
LA MAMMA ERA UNA CASALINGA PREMUROSA E DOLCE, IL FRATELLINO ERA UN VERO BIRICHINO TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO, MA LA PERSONA CHE MI PIACEVA DI PIU’ ERA IL PADRE CHE ERA UN UOMO SILENZIOSO CON LO SGUARDO PIENO DI LUCE E CHE PASSAVA MOLTO DEL SUO TEMPO A LEGGERE E SCRIVERE SU UNA VECCHIA SCRIVANIA…AVREI PROPRIO VOLUTO UNA PERSONA COSI’ COME PROPRIETARIO.
PASSARONO GLI ANNI, LA FAMIGLIA STAVA BENE E DECISE DI CAMBIARE L’ARREDAMENTO.
MI TIRARONO GIU’ DAL VECCHIO ARMADIO PER FAR POSTO AD UN NUOVO ARMADIO PIU’ ALTO, PIU’ GRANDE, “MODERNO” E IO FINII IN SOFFITTA.
QUALCHE GIORNO DOPO MI VENNE A PRENDERE ELEONORA, VOLEVO MORIRE, NON VOLEVO STARE CON LEI E NON MI SBAGLIAVO, MI PORTO’ AD UN MERCATINO DELL’USATO E MI SCAMBIO’ CON UN BANALISSIMO PAIO DI SCARPE.
LA MIA NUOVA CASA FU UN VECCHIO E SPORCO GARAGE PIENO DI COSE VECCHIE.
CONOBBI TANTI OGGETTI, OGNUNO RACCONTAVA LA PROPRIA STORIA E IO, CHE MI VERGOGNAVO DI RACCONTARE LA VERITA’,  MI INVENTAI AVVENTURE EMOZIONANTI CON IL MIO PADRONE, UNO SCRITTORE FAMOSISSIMO… IN REALTA’ RACCONTAVO SEMPLICEMENTE IL MIO SOGNO PIU’ GRANDE.
RIMASI IN QUEL GARAGE FINO AL 2011 E CIOE’ FINO A QUANDO UNA RAGAZZA DI NOME ELEONORA (PENSATE ALLA MIA ANGOSCIA) MI PORTO’ IN UNO STUDIO DI ARCHITETTURA, DI NUOVO IN MEZZO A TANTE COSE VECCHIE, PERO’ ALMENO ERO PASSATO DA UN GARAGE IMPOLVERATO AD UN LUOGO ILLUMINATO E ALL’APPARENZA UN AMBIENTE CREATIVO.
RIMASI APPOGGIATO A TERRA PER UN PO’, FINCHE’ UN GIORNO, TUTTO IN UN SOLO GIORNO, VENNI PRESO, PULITO, LUCIDATO, SMONTATO, RIVESTITO, INCOLLATO FINO A DIVENTARE…INDOVINATE UN PO’? UN VALITAVOLINO.
COS’E’ UN VALITAVOLINO? MA COME COS’E’?UN PICCOLO TAVOLINO RICHIUDIBILE FATTO A POSTA PER SCRIVERE, LEGGERE, PRENDERE APPUNTI O USARE UN NOTEBOOK…UN NOTEBOOK, ERO UN VECCHIETTO, ADESSO RICOMINCIO COME UN GIOVANOTTO.

SEASONTRONA

Chiunque legga questa lettera, intenzionato ad acquistarmi, sappia che sono un pezzo unico di design ormai fuori produzione, alla ricerca di un proprietario/a brillante, sportivo, divertente, che ami il mare, il campeggio, l’arte, la pittura, il cha cha cha e i film western, e che magari si anche affascinante.

Dico così, non perché la precedente proprietaria, nobile donna che amava l’arte e le belle cose, mi abbai trattato male, tutt’altro, ma il suo tenere a me, il suo curarmi … mi soffocava.

Non c’era sabato che non mi facesse spolverare dalla governante e domenica che mi sfoggiasse in giardino con le sue amiche per il tè.

E io che sognavo una spiaggia, due palme e una caipirinha!!

E’ vero, non posso lamentarmi, c’è a chi è andata peggio, come alla S533 Ludwing Mies Van der Rohe, anche lei sedia d’autore, che sotto il peso di un ospite della signora, un assessore lievemente in carne, ha subito una caduta rovinosa, facendole sfibrare la seduta. Che risate quel pomeriggio in giardino!! Ah ah !!

Ora comunque grazie ai ragazzi dell’Archintutto son tornata a nuova vita, o meglio a quattro vite. Poiché i ragazzi han pensato bene di realizzare quattro diverse fodere originali e intercambiabili a seconda delle stagioni , per vestirmi e trasformarmi, così son sempre nuova. Inoltre son pieghevole quindi facilmente trasportabile.

E allora che aspetti!! Giriamo il mondo insieme!!

Comprami … io sono in vendita !!

LAMPADATORE

SONO NATO NEL 1994, IN UNA FABBRICA TEDESCA IN MEZZO A MIGLIAIA DI VENTILATORI  TUTTI UGUALI A ME, TUTTI IN FILA, TUTTI DENTRO LA PROPRIA SCATOLA CON TANTO DI CERTIFICATO, GARANZIA E MARCHIO DI QUALITA’.
SONO STATO IMBALLATO INSIEME AD ALTRI E CARICATO IN UN GROSSO TIR DAL QUALE DOPO UN PAIO DI GIORNI MI HANNO SCARICATO E APPOGGIATO IN UNO SCAFFALE DI UN GRANDE IPERMERCATO DI FANO.
PASSAVANO I GIORNI E I MESI E DA QUELLA POSIZIONE RIUSCIVO A SENTIRE LE VOCI, I PASSI E IL PROFUMO DELLE PERSONE CHE PASSAVANO LUNGO LA CORSIA. MI DIVERTIVO AD ASSOCIARE AI RUMORI E PROFUMI LE FISIONOMIE PIU’ BIZZARRE E ALLE VOCI, SICUREZZE E INDECISIONI, MA COL PASSARE DEL TEMPO FURONO PROPRIO LE MIE DI SICUREZZE A CROLLARE.
MI ERO ORMAI CONVINTO CHE NESSUNO MI AVREBBE MAI COMPRATO.
POI, NEL GIUGNO DEL 2005, ARRIVO’ UN RAGAZZO CON I CAPELLI SPARATI IN ARIA CHE LAMENTANDOSI DEL CALDO IN MANIERA SCHERZOSA CON IL COMMESSO MI PRESE E MI PORTO’ CON SE.
SI CHIAMAVA FRANCESCO E MI PORTO’ NELLA SUA SALA PROVE, IO NEMMENO SAPEVO COSA ERA UNA SALA PROVE, MA LO CAPII IN FRETTA QUANDO ARRIVARONO GLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO CHE, NON APPENA FINITO DI ESULTARE PER LA MIA PRESENZA, COMINCIARONO A SUONARE E ANCHE BENE.
MI PIACEVA STARE LI E ANCHE I RAGAZZI ERANO CONTENTI DI ME, COSÌ PENSAI DI ESSERE STATO FORTUNATO E CHE AVREI PASSATO ANNI ED ANNI INSIEME A LORO DANDOGLI REFRIGERIO IN CAMBIO DI BUONA MUSICA.
IN EFFETTI GLI ANNI PASSARONO MA CON I CONTINUI CAMBI DI STAGIONE COMINCIAI A PERDERE COLPI FINO A NON FUNZIONARE PIU’.
“E’ LA FINE” PENSAI, MA NON LO FU DEL TUTTO, NON MI GETTARONO NELLA SPAZZATURA MA RIMASI IN UNA SPECIE DI DIMENTICATOIO DOVE I SUONI SEMBRAVANO OVATTATI E LA LUCE ARRIVAVA SOLO DA UNA PICCOLA FESSURA SOTTO LA PORTA.
RIMASI LI FINO A SETTEMBRE DEL 2011 QUANDO IN UN GIORNO DI PULIZIE FRANCESCO MI APPOGGIO’ VICINO AD ALCUNI SACCHI DELL’IMMONDIZIA PRONTI PER ESSERE GETTATI, “MALEDETTI CONDIZIONATORI”, PENSAI, “QUESTA E’ LA MIA FINE NESSUNO AVRA’ PIU’ BISOGNO DI ME”.
MA LA SERA STESSA SENTII LA VOCE DI UNA RAGAZZA CHE DICEVA :”MA QUELLO LO BUTTI VIA ? POSSO PRENDERLO IO ?” E PENSAVO “PARLA DI ME, PARLA DI ME, SPERIAMO CHE STA PARLANDO DI ME” E COSÌ ERA.
MI SVEGLIAI IL GIORNO SEGUENTE IN UNA SPECIE DI LABORATORIO DOVE I RUMORI DI ASPIRAPOLVERE, TRAPANI ED ALTRI ATTREZZI SI CONFONDEVANO CON LA MUSICA, MA QUESTA VOLTA ERA UN CD E NON UNA BAND, NON SAPEVO COSA STAVA SUCCEDENDO, ERO SPAVENTATO E NON SAPEVO, NE CHI FOSSERO NE CHE INTENZIONI AVESSERO I TRE RAGAZZI LI DENTRO.
DOPO QUALCHE GIORNO MI ACCORSI CHE I TRE MI GUARDAVANO IN MODO STRANO MENTRE PARLAVANO FRA LORO, FINO A CHE UNO DI LORO MI PRESE, MI PULÌ, MI SPRUZZO, INSOMMA ME NE FECE DI TUTTI I COLORI, ERO MOLTO INFASTIDITO PERCHE’ NON RIUSCIVO A CAPIRE, MI SENTIVO STRANO, DIVERSO, NON SAPEVO PIU’ CHI ERO.
POI IN UNA MATTINA UGGIOSA MI PORTARONO IN UNA VETRINA, MI APPESERO E ACCESERO LA LUCE. ALZAI LO SGUARDO E VIDI LA MIA IMMAGINE RIFLESSA SUL VETRO ……. ERO BELLO, BRILLANTE, COLORATO, MODERNO, INSOMMA ERO PROPRIO UN FIGO !!!  SI, ORA SONO UN LAMPADATORE E SO, GRAZIE AI RAGAZZI DI ARCHITUTTO CHE TU PUOI DIVENTARE TUTTO QUELLO CHE TI PARE….PS. UN GRAN FIGO.

VALIPOLTRONA

CIAO FINO A POCO TEMPO FA’ IO ERO UNA VALIGIA, IL MIO PROPRIETARIO MI ACQUISTO’ NEGLI ANNI 30 IN ITALIA, AVEVA 40 ANNI, INSIEME A LUI HO GIRATO IL MONDO, SONO STATA SBATTUTA A DESTRA E SINISTRA, HO PRESO FREDDO E HO AVUTO TANTO CALDO MA HO SEMPRE FATTO DI TUTTO PER CUSTODIRE QUELLO CHE TRASPORTAVO.
HO VISTO MILLE VOLTE LO SGUARDO SOLLEVATO E FELICE DI OTELLO QUANDO AD OGNI ARRIVO TORNAVO NELLE SUE MANI ED ANCHE IO ERO FELICE DI RIVEDERLO.
MI PIACEVA QUELLO CHE MI FACEVA TRASPORTARE, ERANO COSE MORBIDE E PROFUMATE SEMPRE SISTEMATE CON ORDINE E DELICATEZZA, MI SENTIVO IMPORTANTE, SAPEVO CHE LUI AVEVA BISOGNO DI ME.
ABBIAMO AFFRONTATO MILLE AVVENTURE INSIEME E SIAMO INVECCHIATI UNO VICINO ALL’ALTRO FINO A CHE OTELLO HA SMESSO DI LAVORARE E CON LA FINE DEL LAVORO SONO FINITI ANCHE I VIAGGI, ERAVAMO IN PENSIONE.
MI MISE IN UN RIPOSTIGLIO E COMPRO’ UNA NUOVA VALIGIA MOLTO PIU’ PICCOLA DI ME, NON ERO GELOSA, ERO STANCA ANCHE IO ED IN FONDO ERA GIUSTO DARE SPAZIO ALLE NUOVE GENERAZIONI, E COMUNQUE OTELLO CONTINUAVA A VOLERMI BENE, OGNI TANTO MI TIRAVA FUORI, MI FACEVA PRENDER ARIA E MI PULIVA CON CURA.
NEI SUOI OCCHI VEDEVO CHE CON QUESTO GESTO RICORDAVA LE NOSTRE AVVENTURE E IO CON LUI…E OGNI TANTO, PENSANDO AI TANTI PERSONAGGI CHE ABBIAMO INCONTRATO CI SCAPPAVA DA RIDERE.
UN GIORNO SMISI DI SENTIRE RUMORI PER CASA, SMISI DI SENTIRE LA SUA VOCE, PASSARONO GIORNI E GIORNI, SEMPRE NEL BUIO DI QUEL RIPOSTIGLIO E FACEVA SEMPRE PIU’ FREDDO.
NON VIDI PIU’ OTELLO, QUALCHE TEMPO DOPO VENNE UN GIOVANOTTO CHE GLI ASSOMIGLIAVA A PRENDERMI E MI PORTO’ NELLA SOFFITTA DI UN’ALTRA CASA. RIMASI CHIUSO LI, ERA FREDDO, BUIO E NESSUNO SI PRENDEVA PIU’ CURA DI ME, MI CONSOLVANO SOLO I RICORDI, MI SENTIVO MOLTO STANCA.
POI NEL 2011 SI APRI LA PORTA, ENTRO’ UN PO’ DI LUCE E QUALCUNO MI PORTO’ FUORI, DALLE SUE MANI PASSAI VELOCEMENTE ALLE MANI DI UN’ALTRA PERSONA, ERO SPAVENTATA MA SOLLEVATA DI NON ESSERE PIU’ IN QUELLA SOFFITTA.
IL GIORNO DOPO MI SVEGLIAI CON TRE RAGAZZI CHE MI GUARDAVANO E PARLAVANO DI ME, RIDEVANO E DICEVANO CHE DOVEVANO TROVARMI UN NUOVO LAVORO PERCHE’ ORMAI ERO TROPPO VECCHIA PER CONTINUARE A FARE LA VALIGIA.
SEI MANI ADDOSSO CHE MI PULIVANO, MI LUCIDAVANO E MI PROFUMAVANO CON LA STESSA CURA DI OTELLO, STAVO MEGLIO, MI SENTIVO AL SICURO.
OGGI SONO LA VALIPOLTRONA, SONO COMODA, ELEGANTE, UNICA AL MONDO E SO BENE QUALE SARA’ IL MIO COMPITO D’ORA IN POI, STARO’ AL CALDO DI UNA CASA E DONERO’ CONFORTO E RIPOSO.
NON SAPEVO, PRIMA DI INCONTRARE I RAGAZZI DI ARCHINTUTTO, CHE ANCHE IO POTEVO DIVENTARE TUTTO QUELLO CHE MI PARE, ORA SONO FELICE, HO UNA LUNGA VITA DAVANTI E ADORO IL MIO NUOVO LAVORO.

ANELLETTA

BONJOUR, JE LE CHIED PARDON PER LE MUA’ NON PERFET ITALIAN, MA LE NOSTRE ORIGINI’ SON FRANCAIS. NU’ SOM STAT DE LE COMUN FOURCHETTE, PER LE FATTEZZE E PER LE MATERIAL, PRODOCT A KINGERSHEIM IN FRANCE NEL LONTAN 1978.
NOUS FACEVAMO PARTE DE UN SET DE POSATERIE’ D’ACIAIO’: ECONOMIC MA LE BEN FAT.
NOUS  NON ERAVAM PER NULLA FELICI’, PORQUA’  AVEVAMO’ SEMPRE SOGNATO’  DE SERVI’ PUR MANGE’ PER UNA BELLE DAME. INVECE’, FACEND PART DELL’ARREDAMENTO’  DE UN APPARTAMENT DE GRENOBLE, JE SO FINI’ NE LE BOCCHE’  DE LA PEGIOUR GENTE’: OPERAI, SECRETAIRE, STUDANT, ARTISTE...UH LE ARTISTE! SON LE PEGIOUR GENTE’... USEN TUA, TE SPORCANO’ E NON TI LAVANO’, TI LASCENO’ NEL LAVANDINO’ PUR SEMAINE INTERE’. JE SON  CASCHE’ IN DEPRESION PUR AN, NONSTANT LE MI COMPAGN DE POSATERI’, LE POC REMAST, CERCAVANO’ DE RISOLEVE’ LE MUA ANIME’.
LA VOLEV FARLA FINI’. JE AVEVO’ TENTE’ DE CORROMPER LE MI COMPAGNON CANIF… COM DIT VUA’?! ..COLTELLO’; MA NON C’E’ STATO’ NULLA DA FAR.
LORO’ NON VOLEV ABBATER MUA’. PASSARONO’ ANNI E JE E LE MI COMPAGNE’ DE POSATERI’ DIVENTAVAMO VECHIE. UN GIORNO’ EL PADRON DELL’IMMOBIL DECIDE’ DE VENDRE TUTTO’, ANCHE LE POSATERI’.
FINIMO’ IN UN MERCATINO’ D’ANTIQUARIE’, INSIEME A VASI, TELEPHON, CARTOLEN ...TUTTA ROBA VECCHIA’…PASSARONO’  TURISTÌ  D’OGNI GENERE’, PUR ITALIEN…GIOVANI’ ITALIEN.
LOR COMPRARONO’ L’INTERE POSATERI’ E IL PURTUARON IN ITALY. UH CHE BEL L’ITALY! VENICE, ROME, MILAN...CI SONO’ PALAZI’ BAROCH CON LE BELLE DAME. PER CONTRE NE!! PROPRIO NO!! FINIMO’ A FANO’..QUI LE ME SENTI’ FANO’?! LOR LAVORARONO’ MUA E TRANCHER MUA!! MONDIE’!! QUE CHE SON DIVENTE’?! UN ANNEAU!! UN ANELLO’!!
ORA JE E LE MIE AMICHE’ SIAMO’ ABBASTANZA FELI’, NON SIAMO’ PLU’ SPORCHE’ E ABANDONE’..MA LE SO’ SICURE’, PURQUE’  LE DESITINE’ E’ BEFARDO’, JE FINIRO’ TRA LE MANI’ DE UN ALTRO’ ARTIST!!

VINILOGI

CIAO, SIAMO IL VINOLOGIO FEMMINA E IL VINILOGIO MASCHIO, SIAMO SPOSATI DA TANTI ANNI MA DI FIGLI PROPRIO NON SE NE PARLA!
IL NOSTRO AMORE E’ NATO DALLA PRIMA VOLTA CHE CI SIAMO VISTI NELLA SALETTA DANCE DEL LOCALE DEL NOSTRO PROPRIETARIO.
QUANDO SALIVO NEL GIRADISCHI DEDICAVO AL MIO AMATO DOLCI CANZONI D’AMORE E LUI FACEVA LO STESSO CON ME, LA NOSTRA MUSICA FACEVA BALLARE ED EMOZIONARE TUTTE LE PERSONE PRESENTI, ABBIAMO FATTO NASCERE MOLTE COPPIE…FORSE LORO PERCEPIVANO IL NOSTRO STESSO AMORE E DA ESSO SI LASCIAVANO TRASPORTARE.
MA I TEMPI CAMBIANO E LA MUSICA PURE, IL NOSTRO PROPRIETARIO SI E’ DOVUTO ADEGUARE E CI HA PRESI E MESSI IN UNA SCATOLA, FORTUNATAMENTE ERAVAMO INSIEME E IL GRAMMOFONO CI HA RIFERITO CHE SIAMO STATI TOLTI PERCHE’ ERANO ARRIVATE LE “MUSICASSETTE”…CHE STRANI GLI UOMINI PRIMA SPENDONO SOLDI PER INVENTARCI, PRODURCI E COMPRARCI E POI DOPO UN PO’ FANNO UNA NUOVA INVENZIONE CHE ELIMINA IN TRONCO QUELLE PASSATE E VIA DI NUOVO A SPENDER SOLDI ANCHE SE NOI FUNZIONAVAMO ANCORA BENISSIMO.
MI SONO SENTITA VECCHIA E PIENA DI IMPERFEZIONI MA MIO MARITO DICEVA CHE ERO BELLISSIMA E CHE AVREMO TROVATO UN ALTRO LAVORO.
COSI ASPETTANDO, DOPO TANTO TEMPO IL NIPOTE DEL NOSTRO PROPRIETARIO CI HA PRESO, DICEVA CHE POTEVAMO ESSERE UTILISSIMI, CHE CONOSCEVA DEI RAGAZZI CHE TRASFORMAVANO TUTTO E ANCHE SE NON POSSIAMO PARLARE HA CAPITO SUBITO CHE NON CI POTEVA DIVIDERE, COSÌ CON UNA BELLA PULITA, UN TOCCO DI COLORE, LANCETTE E NUMERI SIAMO DIVENTATI DEI BELLISSIMI OROLOGI! ORA SIAMO APPESI COSÌ TUTTI POSSONO VEDERCI E INVIDIARCI! AMMETTO CHE SENTIRE SEMPRE TIC-TAC DA UN PO’ FASTIDIO, MA GRAZIE AI RAGAZZI DI ARCHINTUTTO SIAMO SICURI CHE PASSEREMO UNA VITA BELLISSIMA INSIEME…E SE QUALCUNO VORRA’ RIASCOLTARCI SAPPIATE CHE FUNZIONIAMO ANCORA.

VINILJOUR

PRIMA DI FARE QUESTO LAVORO ERAVAMO DEI SEMPLICI 45 GIRI RINCHIUSI IN UN JUKE-BOX E PER SUONARE, CIOE’ PER FARE IL NOSTRO LAVORO, ERA NECESSARIO CHE QUALCUNO METTESSE UNA MONETA E SCEGLIESSE UNO DI NOI.
QUESTO PERO’ CI METTEVA IN COMPETIZIONE L’UNO CON L’ALTRO, PERCHE’ TUTTI VOLEVAMO LAVORARE, IL NOSTRO LAVORO ERA BELLO PERCHE’ FACEVA DIVERTIRE, BALLARE E SCATENARE LE PERSONE, COSI’ SENZA FARE LITIGI INUTILI ABBIAMO DECISO DI NON FUNZIONARE PIU’, ERA IN ATTO UNA RIVOLTA, O TUTTI O NIENTE, CERTO SEMPRE UNO ALLA VOLTA, PERO’ ERA GIUSTO FARE “UN GIRO” A TESTA!
EVIDENTEMENTE LE NOSTRE LAMENTELE NON SONO STATE ASCOLTATE PERCHE’ DI PUNTO IN BIANCO SIAMO STATI PRESI E GETTATI NELLA SPAZZATURA.
IL NOSTRO VIAGGIO E’ STATO LUNGO E FATICOSO, ABBIAMO SOFFERTO IL CALDO, TREMATO DAL FREDDO, SE QUALCUNO CI VEDEVA CI PRENDEVA SUBITO, MA APPENA SI ACCORGEVANO CHE NON FUNZIONAVAMO (O COSÌ PENSAVANO) CI RIBUTTAVANO VIA, OPPURE CI REGALAVANO A QUALCUNO. AVREMO FUNZIONATO SOLO SE FOSSIMO STATI PRESI DA UNA PERSONA CHE CI AVREBBE TRATTATI TUTTI ALLO STESSO MODO COME DEI FIGLI, E FINALMENTE CI HA PRESI CON SE UN COLLEZIONISTA (ERA PASSATO COSI’ TANTO TEMPO DALLA NOSTRA PRIMA RIVOLTA CHE ORMAI ERAVAMO PASSATI DI MODA), CI TRATTAVA BENE, CI HA PULITI, CATALOGATI E MESSI AL CALDUCCIO RIMBOCCANDOCI LE COPERTINE, MA CI TENEVA SEMPRE LI FERMI.
C’ERAVAMO RASSEGNATI CHE NON AVREMO PIU’ AVUTO FUTURO, A QUEL PUNTO CI BASTAVA STARE BENE, ESSERE UNITI E FARCI UNA CHIACCHIERATA OGNI TANTO.
UNA MATTINA SUONA IL CAMPANELLO, LA VOCE ERA DI UNA RAGAZZA, CONOSCEVA IL NOSTRO PADRONE, SAPEVA CHE COLLEZIONAVA OGGETTI DI ANTIQUARIATO, LE SERVIVANO 5 DISCHI DA 45 GIRI... CI SIAMO GUARDATI TUTTI NELLO STESSO MOMENTO E ABBIAMO SUBITO CAPITO CHE BISOGNAVA TRASFERIRSI UN’ALTRA VOLTA.
NO BASTA SIAMO VECCHI ORMAI, NON ABBIAMO PIU’ L’ETA PER SPOSTARCI CHISSA’ DOVE! MA NON C’E’ STATO NIENTE DA FARE, LA RAGAZZA CI HA PORTATI DRITTI IN UN LABORATORIO.
INTORNO A NOI C’ERANO ALTRI OGGETTI, ERA STRANO, NON CAPIVAMO COS’ERANO IN REALTA’ PERCHE’ ERANO TUTTI DIVERSI, MA C’ERANO ANCHE TANTE RISATE E TANTA GIOIA.
UNA VALIGIA A FORMA DI POLTRONA ( UNA VALIGIA A FORMA DI POLTRONAAA????CAPITE ORA???) CI HA DETTO CHE DOVEVAMO STARE TRANQUILLI E CHE PRESTO SAREMO STATI TRASFORMATI DAI RAGAZZI DI ARCHINTUTTO.
E COSI’ UN RAGAZZO CI HA BUCATI, UNITI E HA MESSO IN MEZZO A NOI UNA NUOVA AMICA MOLTO CARINA, SI CHIAMA LAMPADINA, LEI FA SPLENDERE NOI E CHI GLI STA INTORNO.
HANNO ASCOLTATO LE NOSTRE PREGHIERE, SIAMO INSIEME, ABBIAMO TUTTI LA STESSA IMPORTANZA E SIAMO FELICI, NON FACCIAMO PIU’ MUSICA MA ABBIAMO DI NUOVO UN POSTO NEL MONDO.

MUSITAVOLO

CIAO, SONO IL MUSITAVOLO, PRIMA ERO UN TAVOLINO DA PUB, UN FREDDO E BUIO PUB, DOVE C’ERA BUONA MUSICA, MA ERA IMPOSSIBILE ASCOLTARLA, I CLIENTI  FACEVANO TANTA CONFUSIONE E LA MUSICA SCOMPARIVA SOTTO IL CONTINUO BRUSIO.
MI MALTRATTAVANO, MI BAGNAVANO DI BIRRA E MI SPORCAVANO TUTTO CON MAIONESE, BRICIOLE E PATATINE, E NON SOLO, MI INTAGLIAVANO PER SCRIVERE TUTTI I LORO STATI D’ANIMO DALLE FRASI D’AMORE AGLI INSULTI...CHE MALE!!!!!
ERO STUFO DI QUELLA VITA, VOLEVO UN PO’ DI TRANQUILLITA’, VOLEVO RIUSCIRE A SENTIRE LA MUSICA, MA NESSUNO LO CAPIVA, POI UN GIORNO IL PROPRIETARIO DECISE CHE ERO TROPPO VECCHIO E  MALCONCIO PER CONTINUARE A LAVORARE, COSÌ MI SOSTITUÌ CON UN BEL TAVOLINO NUOVO, LUCIDO E PULITO...POVERO ILLUSO, NON SAPEVA COSA GLI SAREBBE SUCCESSO.
MI PORTO’ VIA DA QUEL PUB E PER UN PO’ VIDI LA LUCE DEL SOLE, SAPEVO CHE IL MIO DESTINO SAREBBE STATO QUELLO DI FINIRE NELL’IMMONDIZIA, E INVECE ERA COSÌ AFFEZIONATO A ME CHE MI MISE IN UN GARAGE, INSIEME AD ALTRI SUPERSTITI DEL VECCHIO ARREDAMENTO.
UN GIORNO VIDI DEI RAGAZZI CHE MI OSSERVAVANO E FACEVANO DEI COMMENTI, DICEVANO CHE NON ERO BELLO, MA COSTAVO POCO E POTEVANO SISTEMARMI, ERANO I RAGAZZI DELL’ARCHINTUTTO, MI HANNO PORTATO NEL LORO LABORATORIO, SONO STATO PULITO E INCISO CON CURA E AMORE PER RIPRODURRE LA FACCIA DI MADONNA...E IO ADORO MADONNAAAA!!!!!
POI CON DELLA RESINA HANNO RIEMPITO LE PARTI INTAGLIATE, UN TOCCO DI COLORE E SONO TORNATO COME NUOVO.
SONO PERFINO STATO ESPOSTO IN UNA VETRINA DI OTTICA E TUTTI MI GUARDAVANO INCURIOSITI E STUPEFATTI DALLA MIA BELLEZZA.
ORA ASPETTO DI TROVARE UN NUOVO PROPRIETARIO CHE AMI LA MUSICA COME ME, E MI SFOGGI ORGOGLIOSO COME UN TAVOLO ORIGINALE ED ALLEGRO…SPERIAMO NON SIA UNO CHE ASCOLTA IL METAL!!!!

MUSISEDIA

CHE ONORE! E RIPETO: CHE ONORE!
NON POTEVO SOGNARE DI RAPPRESENTARE ARTISTA MIGLIORE: ECLETTICO, RIVOLUZIONARIO, NEW DANDY E TRAVOLGENTE COME DAVID BOWIE.
LA MIA STORIA PARTE DA LONTANO, ED E’ QUELLA DI UNA COMUNE E BANALISSIMA SEDIA.
FABBRICATA AGLI INIZI DEGLI ANNI ‘80, ASSIEME AD ALTRE 5 SEDIE SORELLE, SONO STATA DESTINATA PER ANNI A FAR PARTE DI UN SET DA CUCINA PER UNA FAMIGLIA NUMEROSA E RUMOROSA. ERO ECONOMICAMENTE ABBORDABILE, PERTANTO FU’ QUASI SCONTATO CHE AD ACQUISTARMI FOSSE UN’UMILE FAMIGLIA DI OPERAI CON QUATTRO PICCOLI FIGLI CAOTICI.
DI CERTO NON POSSO DIRE DI AVER AVUTO UNA PRIMA VITA NOIOSA: SPOSTAMENTI E ROVESCIAMENTI SUL TAVOLO PER LE PULIZIE ERANO ALL’ORDINE DEL GIORNO, TANTO CHE LE MIE “GAMBE” NE RISENTIRONO, E ANCHE L’IMBOTTITURA DELLA SEDUTA, NEGLI ULTIMI TEMPI, NON NE VOLEVA PIU’ SAPERE DI RIMANERE ATTACCATA.
STAVO LETTERALMENTE CADENDO A PEZZI.
IO E LE MIE SORELLE AVEVAMO FATTO IL NOSTRO CORSO E IL FATTO CHE IL PADRONE DI CASA AVESSE INTENZIONE DI TRASFERIRSI IN UN APPARTAMENTO PIU’ PICCOLO, PERCHE’ ORMAI RIMASTO SOLO CON LA MOGLIE (QUELLA SANTA DONNA!) FU’ IL PRETESTO.
DOVEVA LIBERARSI DI NOI PER UN ARREDAMENTO “PIU’ MODERNO, PIU’ LEGGERO, PIU’ NUOVO”.
PENSAVO SAREBBE STATA LA FINE E GIA’ MI VEDEVO ARDERE DENTRO UN CAMINO. E INVECE NO. UNA MATTINA SENTO ARRIVARE UN CAMION, POI DEI RAGAZZI CHE SCENDONO E SALGONO IN CUCINA, CHE CI GUARDANO E INIZIANO A CONTRATTARE CON IL NOSTRO PADRONE.
ERA FATTA! ERAVAMO SALVE! MA COSA CI ASPETTAVA?
DAL MUCCHIO IN CUI ERAVAMO STATE ACCATASTATE TEMPORANEAMENTE, IO FUI LA PRIMA AD ESSERE MESSA “SOTTO TORCHIO”.
MANI ABILI E ESPERTE MI ACCAREZZARONO, ROVESCIARONO, PITTURARONO PER GIORNI; E QUESTO E’ IL RISULTATO.
NON CI CREDO ANCORA: DAVID BAWIE!
NON SO CHE DESTINO SARA’ RISERVATO ALLE MIE SORELLE, MA IO SONO STATA DAVVERO FORTUNATA: REINCARNO LA METAMORFOSI DEL ROCK; REINCARNO ALCUNI DEI VERSI PIU’ FAMOSI DI DAVID BAWIE.
“CH-CH-CHANGE ... TIME MAY CHANGE ME: BUT I CAN’T TRACE TIME”
“M-M-MUTAMENTI ... IL TEMPO PUO’ CAMBIARMI. MA IO NON POSSO INSEGUIRE IL TEMPO”