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FANO, PESARO URBINO, Italy
L'Archintutto E' Un Laboratorio Artigianale Di Eco-Design, Animato Da Professionisti, "Artisti Sensibili", Che Danno Voce A Elementi Di Arredo E Oggetti Che Si Vogliono Ribellare Al Loro Destino Di Omologazione E Produzione Di Massa. Un Laboratorio Contemporaneo, Che Mira A Recuperare E A Plasmare, Attraverso Il Recupero Di Un' Etica Che Sembra Perduta, Sia I Materiali Che Le Emozioni, Rispettando La Natura Di Entrambi.

mercoledì 30 maggio 2012

PAUSA CAFFE'


Studi scientifici dell'Università del Massachussets dichiarano che la prima cosa di cui sente la mancanza un italiano all'estero è il ... caffè, quello vero, quello espresso!!Come dargli torto!! Trasferitami in Francia, dopo solo una settimana di brodaglie scure avevo tutti i sentori tipici dall'assenza caffeina : spossatezza, difficoltà di concentrazione, ritmo intestinale rallentato.Decisa a risolvere la situazione mi sono fatta portare dall'Italia una fantastica caffettiera o meglio detta, moka.





Sono stata ore a guardarla; così sinuosa, avvitabile, funzionale.Poco dopo mentre sorseggiavo con volto stracolmo di gioia un caffè, il pensiero è volato a quel simpatico Omino coi baffi nato dalla matita di Paul Campani, l'Omino Bialetti. Perché quando pensi a una moka, pensi a Bialetti, pensi al genio italiano, al design che ha caratterizzato questo oggetto negli anni facendolo diventare un prodotto riconoscibile in tutto il mondo. Poi però ti chiedi anche da dove venga realmente quella moka, visto che lo storico stabilimento di Omegna, luogo dove Alfonso Bialetti fondò il gruppo omonimo nel 1919 ha chiuso i battenti due anni fa per spostare la produzione nell'Est Europa...e il caffè (già non zuccherato) ti pare più amaro.
L'azienda all'epoca, aprile 2010, spiegò in questo modo la decisione.
"Il perdurare della crisi congiunturale del marcato di riferimento e la crescita dei produttori dei Paesi low-cost, che hanno comportato un sensibile calo dei volumi del business delle caffettiere (-26% nell'ultimo biennio), hanno reso il modello produttivo utilizzato da Bialetti in passato per le caffettiere non più competitivo, né sostenibile, a causa dell'alta incidenza dei costi fissi e indiretti"

...e io posso anche far finta di crederci, ma poi mi domando ancora perché se il prezzo della manodopera all'estero è più basso, il costo della moka poi è sempre lo stesso se non più alto.

Rimango perplessa è quello che mi resta alla fine è solo un'interrogativo. 
Se sia più giusto difendere e continuare ad utilizzare la moka, con i suoi suoni, i suoi profumi le sue tradizioni  o se convertirmi alle cialde e al sorriso smaliante di George Clooney.


Bisogna anche considerare che la Nespresso sta portando avanti una bellissima campagna di riciclo del materiale alluminio e residui di caffè (fortunatamente ora anche in Italia).
Il tutto viene spiegato molto bene sito internet.

http://www1.nespresso.com/precom/recycling/it/nespresso_recyclage_IT_1024.swf
Partendo dai vantaggi derivanti dall'utilizzo di alluminio, si passa alla spiegazione del processo di raccolta, di separazione e di trasformazione e anche dello smaltimento del caffè.
L'alluminio riciclato è di qualità identica a quello di prima fusione, può essere dunque utilizzato per la creazione di nuovi prodotti in alluminio di qualità elevata come le stesse macchine di caffè Nespresso.


C'è poi chi riesce a dar sfogo alla propria voglia di creatività anche di fronte a delle cialde colorate...e nascono così: orecchini, collane, bracciali ...
Design del riciclo !!

E allora? moka o macchina del caffè?







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