Ero un albero tantissimi anni fa, cresciuto in un bosco in
alt'Italia dove spesso nevicava e il freddo faceva correre i brividi dalle
radici fino la punta dei rami più alti.
Mi piaceva stare li ma con il passare degli anni non riuscivo più a
sopportare il freddo e tanto meno il peso della neve sui miei rami.
Un giorno vidi arrivare una squadra di uomini con seghe e asce, in
quel momento i brividi di freddo si mischiarono con quelli della paura e in
meno di un ora ero a pezzi pronto per essere caricato e portato chissà dove.
Poi un giorno sentii un peso enorme sulle spalle mi mandarono a fare
un lungo viaggio in un grosso camion insieme a tanti altri uguali a me che si
lamentavano di continuo del peso che erano costretti a sopportare.
Ero un bancale e il mio lavoro era sopportare pesi enormi e lunghi
viaggi, o almeno è quello che pensavo, perché un giorno capitai nelle Marche, a
Fano per essere precisi, ricordo bene che quel giorno ero estremamente carico e
così non riuscii a sopportare il peso e un uomo alto e robusto lamentandosi mi
tirò con rabbia in un angolo.
Il giorno seguente mi sveglia in un laboratorio dove ascoltando
buona musica quattro individui mi fecero tornare nuovo, mi sentivo diverso e
non capivo ma riuscii sbirciando in giro a vedere il mio riflesso in una
vetrina e con mia grande sorpresa vidi che ero tornato un albero, sicuramente
diverso da come ero ma niente male, però mentre io mi ripetevo " sono di
nuovo un albero " loro continuavano a dire che ero un appendi abiti
facendo grandi progetti sul mio futuro.
Non sono sicuro ma secondo me se 1 + 1 fa 2 adesso sono un APPENDI
ALBITI.
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