Di solito si trovano in soffitta
o in cantine impolverate dove il silenzio galleggia nell' aria quasi irrespirabile
e l'odore di chiuso sembra alterare tutti gli altri sensi.
Tutto è tranquillo all'apparenza,
la luce filtra a mala pena da piccole finestre o lucernai e riflessi colorano
d'argento la polvere alzata dagli spifferi.
L' unico rumore che percepiamo è
quello del nostro respiro, i passi che facciamo o la mano che accarezza un
oggetto in grado di tirar fuori meravigliosi ricordi ma se chiudiamo gli occhi
e liberiamo l' anima, se ognuno di noi riuscisse a lasciarsi alle spalle per un
istante la vita frenetica, se provassimo ad ascoltare al di sopra del nostro
essere, riusciremo a sentire le storie e i racconti degli oggetti, le paure, i
desideri e le speranze di ognuno di loro che in qualche modo hanno fatto parte
di una vita vissuta nel nostro mondo.
Ognuno di noi può ascoltare,
tirando fuori la sensibilità che abbiamo, quando soli con il nostro essere
siamo in grado di essere quello che vogliamo essere, così come gli oggetti
sanno di poter vivere ancora una vita intera con il nostro aiuto.
Sarebbe bello poterli aiutare,
regalare un sogno a chi ci ha accompagnato senza mai un lamento, a chi ha
ancora tanto da vivere prima di doversi limitare a raccontare e rimpiangere.
Io stesso mi sono sentito in
imbarazzo, ridicolo e anche un po' infantile, provando ad ascoltare gli oggetti
ma la luce che brilla nei nostri occhi quando abbiamo un sogno da realizzare
possiamo trasmetterla e farla rispecchiare dando un altra possibilità a
qualunque cosa non siamo disposti a far restare rinchiusa chissà dove.
Prima di gettare qualsiasi cosa
quindi, chiudiamo gli occhi per un istante e proviamo ad ascoltare il silenzio
degli oggetti, una nuova vita può sbocciare da un semplice gesto. D.C.
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